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Tariffe monorarie, biorarie e triorarie: confronto pratico per risparmiare in bolletta

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 17 set
  • Tempo di lettura: 8 min

Aggiornamento: 22 set

Le tariffe monorarie sono una delle opzioni più diffuse per l’energia elettrica, ma non sono l’unica scelta. Oggi puoi orientarti anche verso tariffe biorarie o triorarie. Conoscere le differenze tra queste formule è fondamentale, perché una scelta sbagliata può farti pagare più del necessario, mentre quella giusta ti permette di risparmiare in bolletta senza stravolgere le tue abitudini.


Io sono Andrea Bovino, Consulente Energetico di Rimini, e in questa guida troverai un confronto chiaro e pratico tra monoraria, bioraria e trioraria, con esempi concreti di vita quotidiana. 


L’obiettivo è semplice: aiutarti a capire qual è la tariffa più adatta al tuo stile di vita e darti gli strumenti per scegliere in modo consapevole, pagando l’energia elettrica il giusto.



Indice dei contenuti



Tariffa monoraria: cos’è, come funziona e quali vantaggi 

Nella tariffa monoraria il prezzo dell’energia elettrica resta uguale per tutte le ore del giorno e per tutti i giorni della settimana. In pratica, paghi sempre la stessa cifra per ogni kWh consumato, che tu accenda la lavatrice al mattino, cucini a pranzo o usi il climatizzatore la sera.


Questa formula è pensata per chi ha consumi distribuiti in modo uniforme nell’arco della giornata e non vuole preoccuparsi di spostare le proprie abitudini in base agli orari.


La tariffa monoraria è quindi molto lineare: il prezzo del kWh rimane lo stesso a qualsiasi ora del giorno e in qualunque giorno della settimana. Non ci sono distinzioni tra feriali e festivi, né tra le ore di punta e quelle serali.


Anche la bolletta diventa più facile da leggere, perché i consumi vengono conteggiati sempre con la stessa tariffa.


  • Prezzo unico del kWh valido 24 ore su 24

  • Nessuna distinzione tra giorni feriali, festivi o orari di picco



Vantaggi della tariffa monoraria

  • Semplicità: non serve ricordare in quali fasce orarie conviene usare gli elettrodomestici; 

  • Stabilità: ideale se non puoi o non vuoi modificare le tue abitudini; 

  • Chiarezza in bolletta: meno complicazioni rispetto a tariffe con più fasce.



Svantaggi della tariffa monoraria

  • Meno possibilità di risparmio se concentri i consumi la sera o nei weekend, quando la bioraria o la trioraria diventano più convenienti; 

  • Prezzo medio leggermente più alto: il costo unico copre anche le fasce in cui l’energia costa meno ai fornitori.



Esempi pratici in cui conviene la tariffa monoraria

  • Famiglia con bambini: la casa è sempre “viva”, gli elettrodomestici si usano a qualsiasi ora; 

  • Persona anziana o in pensione: passa gran parte della giornata in casa, con consumi distribuiti tra mattina e pomeriggio; 

  • Smart worker: lavora da casa, quindi il consumo di energia è continuo (PC, luci, climatizzazione).




Tariffa bioraria: cos’è, come funziona e quali vantaggi

La tariffa bioraria suddivide il costo dell’energia elettrica in due fasce orarie principali:


  • F1 (ore di punta): dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19, quando la domanda di energia è più alta; 

  • F23 (ore fuori punta): tutte le sere dalle 19 alle 8, i weekend e i giorni festivi, quando l’energia costa meno.


Con la bioraria quindi il prezzo del kWh non è sempre uguale: cambia a seconda dell’orario in cui consumi. Questo significa che, se sposti l’uso degli elettrodomestici nelle ore serali o nei weekend, puoi ottenere un risparmio concreto sulla bolletta.



Vantaggi della tariffa bioraria

  • Risparmio potenziale: se concentri i consumi la sera o nei fine settimana, paghi meno rispetto a una monoraria; 

  • Flessibilità: ideale per chi lavora fuori casa e rientra la sera; 

  • Perfetta per elettrodomestici programmabili: lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie possono essere avviati di notte o nel weekend.



Svantaggi della tariffa bioraria

  • Meno conveniente se i consumi sono diurni: chi resta molto in casa durante la settimana rischia di pagare di più; 

  • Serve attenzione agli orari: non tutti possono o vogliono spostare i consumi alla sera o nei festivi; 

  • Prezzo in fascia F1 spesso più alto rispetto alla monoraria, per compensare i costi nelle fasce più economiche.



Esempi pratici in cui conviene la tariffa bioraria

  • Coppia che lavora fuori casa: consumi concentrati la sera e nei weekend; 

  • Single che vive da solo: rientra la sera e utilizza la maggior parte degli elettrodomestici dopo le 19; 

  • Famiglia con elettrodomestici programmabili: può impostare lavatrice, lavastoviglie o boiler elettrico di notte.





donna che controlla le bollette di casa per valutare se le tariffe monorarie, biorarie o triorarie sono più convenienti per risparmiare sulla sua bolletta luce


Tariffa trioraria: cos’è, come funziona e quali vantaggi

La tariffa trioraria suddivide il prezzo dell’energia elettrica in tre diverse fasce orarie stabilite da ARERA:


  • F1 (ore di punta): dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19; 

  • F2 (ore intermedie): dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23; il sabato dalle 7 alle 23; 

  • F3 (ore fuori punta): tutte le notti (23-7) e le domeniche/festivi.


In questo caso, il costo del kWh varia di più rispetto alla bioraria: si paga di più nelle ore di punta e molto meno nelle fasce serali, notturne e festive. È una tariffa che può diventare molto conveniente per chi ha consumi concentrati fuori dagli orari classici di lavoro.



Vantaggi della tariffa trioraria

  • Massimo risparmio per chi consuma di sera e di notte: le fasce F2 e soprattutto F3 sono le più economiche; 

  • Adatta a chi ha orari particolari: lavoratori turnisti, attività aperte la sera; 

  • Perfetta per la ricarica notturna dell’auto elettrica: sfrutta l’energia quando costa meno.



Svantaggi della tariffa trioraria

  • Più complessa da gestire: tre fasce con orari diversi non sono immediate da ricordare; Poco conveniente per consumi concentrati di giorno: chi usa molta energia in fascia F1 rischia bollette più alte; 

  • Per risparmiare davvero serve organizzare bene l’uso degli elettrodomestici.



Esempi pratici in cui conviene la tariffa trioraria

  • Lavoratori turnisti: consumano spesso di notte o nei weekend; 

  • Piccolo ufficio o negozio: concentrano i consumi nelle ore diurne intermedie (F2), evitando le ore di punta; 

  • Proprietari di auto elettriche: ricarica programmata di notte con costi molto ridotti.




Confronto tra tariffe monorarie, biorarie e triorarie: tabella comparativa 

Tipo di tariffa

Fasce orarie

Quando conviene

Vantaggi

Svantaggi

Monoraria

Prezzo unico 24/7, nessuna distinzione tra feriali/festivi

Consumatori con usi distribuiti durante tutto il giorno

Semplice da capire, nessuna preoccupazione sugli orari, bolletta più chiara

Prezzo medio più alto, meno possibilità di risparmio se usi molto la sera o nei weekend

Bioraria

- F1: lun–ven 8–19


- F23: sera, notti, weekend e festivi

Chi lavora fuori casa e concentra i consumi la sera o nei weekend

Risparmio concreto se consumi fuori dalle ore di punta, ideale per elettrodomestici programmabili

Meno conveniente per chi consuma molto di giorno, serve attenzione agli orari

Trioraria

- F1: lun–ven 8–19


- F2: lun–ven 7–8 e 19–23; sab 7–23


- F3: notti, domeniche e festivi

Lavoratori turnisti, piccoli uffici, chi ricarica l’auto elettrica di notte

Massimo risparmio nelle fasce serali/notturne, grande flessibilità

Struttura complessa da ricordare, non adatta a chi consuma molto in fascia F1




Come capire qual è la tariffa giusta per te in 3 step

Non esiste una tariffa migliore in assoluto. Quello che fa la differenza è capire quando e come consumi energia. Due famiglie con la stessa casa e lo stesso numero di elettrodomestici possono avere bollette molto diverse solo per il fatto di vivere la casa in orari differenti.


Per scegliere in modo consapevole puoi seguire 3 semplici step:


  1. Controlla la tua bolletta: nella sezione dei consumi trovi il grafico che mostra la distribuzione tra fasce orarie (F1, F2, F3). È la fotografia più precisa delle tue abitudini; 

  2. Osserva la tua routine: chiediti in quali momenti della giornata usi di più lavatrice, lavastoviglie, climatizzatore o boiler elettrico; 

  3. Confronta i dati con le tariffe: se i tuoi consumi sono equilibrati, la monoraria ti semplifica la vita. Se la maggior parte è serale o festiva, la bioraria conviene. Se invece utilizzi molto di notte o hai esigenze particolari (auto elettrica, turni), la trioraria è la più indicata.


💡 Consiglio pratico: se vedi che almeno il 65–70% dei tuoi cade fuori dalla fascia F1, vale la pena valutare bioraria o trioraria. Altrimenti la monoraria rimane la scelta più sicura e senza pensieri. 



Non c’è una tariffa migliore per tutti, ma c’è sicuramente quella più adatta a te.

Contattami per una consulenza gratuita: ti guiderò passo dopo passo nella scelta più conveniente per le tue abitudini.


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Domande frequenti 

Tariffa luce bioraria più conveniente?

La tariffa bioraria è davvero conveniente solo se gran parte dei consumi avviene la sera, di notte o nei fine settimana. Se invece usi molta energia durante il giorno, nelle ore di punta, rischi di non risparmiare.

Qual è il prezzo attuale della luce con tariffa monoraria?

Al 15 settembre 2025 il prezzo medio della luce con tariffa monoraria nel servizio a tutele graduali è di circa 0,16412 euro al kWh.

Quando conviene la tariffa monoraria?

La tariffa monoraria conviene quando i consumi sono distribuiti in modo uniforme durante la giornata, ad esempio per chi è spesso in casa anche nelle ore centrali, oppure per chi non vuole preoccuparsi degli orari in cui accende gli elettrodomestici.

Quali sono le fasce orarie per la tariffa monoraria?

La tariffa monoraria non prevede fasce orarie: il prezzo dell’energia è sempre lo stesso, a qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi giorno della settimana.

Quali sono le fasce orarie F1, F2 e F3?

La fascia F1 comprende i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19. La fascia F2 copre il mattino presto e la fascia serale dei giorni feriali (7-8 e 19-23) e l’intera giornata del sabato fino alle 23. La fascia F3 invece comprende le ore notturne, dalle 23 alle 7, e tutte le ore della domenica e dei giorni festivi.

Cosa significa tariffa bioraria?

La tariffa bioraria è una forma di prezzo dell’energia che distingue due fasce: una diurna, dalle 8 alle 19 nei giorni feriali, più costosa, e una serale, notturna e festiva, con un prezzo più basso.

Quando è conveniente la tariffa bioraria?

La tariffa bioraria è conveniente per chi concentra i propri consumi nelle ore serali, notturne o nei weekend. È particolarmente vantaggiosa per chi lavora fuori casa durante il giorno e utilizza gli elettrodomestici soprattutto al rientro o nei giorni festivi.

Che cos’è la tariffa trioraria?

La tariffa trioraria prevede tre fasce di prezzo: F1 nelle ore di punta, F2 nelle ore intermedie e il sabato, F3 di notte e nei festivi. È una scelta adatta a chi ha consumi distribuiti in orari specifici, ad esempio chi lavora su turni o chi ricarica l’auto elettrica di notte.

Qual è la differenza tra la tariffa monoraria e la multioraria?

La tariffa monoraria applica un prezzo unico a qualsiasi ora, mentre la multioraria, che include bioraria e trioraria, cambia prezzo in base agli orari. La monoraria è la soluzione più semplice, mentre la multioraria può essere più conveniente se i consumi sono concentrati nelle fasce meno costose.


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